Alghero è la perla della Sardegna, col suo caratteristico borgo, le sue viuzze e la storia che si respira percorrendole.
Se hai in programma un viaggio o sei già in città e vuoi dei consigli su cosa vedere ad Alghero, prosegui la lettura e scoprirai le principali bellezze e le attrazioni di questo fantastico posto.
Alghero è stata dominata dagli spagnoli per quasi 400 anni e ha conservato preziosamente tradizioni e usi che si rifanno alla cultura catalana, che ritroviamo anche nei tipici nomi delle strade e nel dialetto (L’Alguer è il nome catalano di Alghero), una variante del catalano antico contaminato da alcune influenze sarde e italiane.
IL CENTRO STORICO DI ALGHERO
II centro storico di Alghero è unico nel suo genere in Sardegna, con le sue pittoresche stradine lastricate, i monumenti storici e i tanti negozietti tipici.
D’altronde Alghero è conosciuta come la “Riviera del Corallo” e il corallo rosso la fa, appunto, da padrone tra i vari negozi, dove la lavorazione artigianale del corallo e dei gioielli derivati è un’attività fiorente.
Un souvenir perfetto per chi visita Alghero, un ricordo prezioso e unico da non perdere o un regalo perfetto da donane al rientro ai propri cari.
Il centro storico di Alghero offre angoli di rara bellezza, ma soprattutto monumenti e punti di interesse unici nel loro genere.
Nella passeggiata incontrerete:
• La splendida Cattedrale di Alghero di Santa Maria;
• La torre del campanile della cattedrale sul quale si può salire e godere della vista su Alghero;
• Il Museo del Corallo, per scoprire e amare questo tipo di artigianato locale;
• La Chiesa di San Michele con la sua cupola colorata;
• La Chiesa di Santa Barbara, la chiesa più antica della città;
• Il lungomare, per una passeggiata sulle antiche mura.
LE MURA E I BASTIONI
Alghero è famosa per i suoi bastioni, è una delle poche località italiane ad aver conservato intatte le mura, con tutta la storia che possono raccontare.
La passeggiata sui bastioni (che prendono il nome di famosi navigatori, come Magellano, Marco Polo, Colombo, Pigafetta) è stata recentemente restaurata, un suggestivo percorso da cui ammirare splendidi tramonti e una meraviglia della natura come l’imponente promontorio di Capo Caccia.
LE TORRI DI ALGHERO
Anche le torri si presentano quasi intatte nonostante gli anni: sono state costruite agli inizi del Cinquecento, nel periodo Aragonese della dominazione spagnola, con una funzione prettamente strategico-militare e ne portano i segni caratteristici.
- Torre di Porta Terra è l’unica torre entro terra sopravvissuta, le altre vennero smantellate dopo il 1867: era chiamata Porta Reial, segnando l’ingresso della città dalla strada proveniente da Sassari.
- Torre di San Giovanni è situata verso il mare nell’attuale Via Simon: è fregiata da nervature a raggiera e si pensa che originariamente fosse più alta.
- Torre di Sulis, chiamata anche Torre dello Sperone, è situata nell’omonima piazza. È la prima torre più a est ed era racchiusa nel perimetro del forte dello Sperone, demolito a fine ‘800. La storia di questa torre è legata ad un evento avvenuto durante la notte tra il 5 e il 6 maggio 1412, durante il quale gli algheresi respinsero un attacco dei francesi.
- Torre di San Giacomo è conosciuta anche come Torre dei Cani, in quanto in tempi recenti venne utilizzata anche come canile. Anch’essa presenta richiami tipicamente catalani, come la nicchia presente all’ingresso e la scala elicoidale per accedere al piano inferiore.
- Torre della Polveriera fu costruita durante il dominio dei Savoia ed era destinata, come dice il nome, ad arsenale per le armi e la polvere da sparo.
- Garitta Reale si trova nei pressi della Torre della Polveriera, è chiamata anche Torre della Campana per via di una campana che era posta sulla cupola e utilizzata per avvertire i marinai della chiusura della porta di accesso alla darsena.
- Torre di Sant’Elmo è dedicata a sant’Erasmo, il santo navigatore, che gli algheresi venerano da antichissimo tempo. Caratteristico è il bassorilievo che riproduce lo stemma della Corona d’Aragona.
Il Ristorante Mirador si trova sui bastioni di Alghero, quindi una volta visita queste meraviglie di architettura storica, è possibile prenotare al nostro Ristorante per un aperitivo, un pranzo o una cena.
LA CHIESA DI SANTA CHIARA
Era parte integrante del monastero delle suore di clausura. In origine fu intitolata a Santa Elisabetta, ossia alla regina Isabella di Aragona (o di Portogallo), figlia del re Pietro III d'Aragona, canonizzata nel 1625 e già fondatrice in Portogallo di un monastero di Clausura.
Nel 1852 fu abbandonato dalle monache di clausura e diventò un ospedale fino al 1969 quando quest’ultimo fu trasferito; divenne allora rifugio per senza tetto, mentre la chiesa fu vandalizzata e messa a fuoco, distruggendo gran parte degli affreschi.
Attualmente è in corso un importante intervento di restauro riguardante tutto il complesso che diverrà la sede della facoltà di architettura
CAPO CACCIA E LA FORADADA
Capo Caccia è un fantastico promontorio che si affaccia nell’area marina di Porto Conte, caratterizzato da alte rocce calcaree che si tuffano in mare tra rocce puntellate, grotte e anfratti.
Sul versante orientale si apre la Grotta Verde, così chiamata per lo strato di muschi e licheni che ricopre le rocce dell’ingresso.
Il promontorio è, infatti, interessato da fenomeni carsici che hanno dato origine a grotte sottomarine, come la Grotta di Nettuno, visitata da migliaia di persone.
Una famosa grotta subacquea è la grotta di Nereo è, invece, una delle grotte subacquee più famose della Sardegna, con una particolare struttura di gallerie e cunicoli, dove troviamo, già a 5-6 metri di profondità, il tipico corallo rosso.
Se ci affacciamo sul "mare di fuori", possiamo ammirare la fantastica isola della Foradada, chiamata così perché forata da parte a parte da una stupenda grotta scavata dalle onde. L'isola si eleva dalle profondità del mare fino a 150 mt di altezza e anch'essa come il mare da cui sorge è dichiarata riserva naturale.
LE GROTTE DI NETTUNO
Le Grotte di Nettuno sono un regalo della natura. Conosciute in tutta la Sardegna per la loro bellezza, ospitano ambienti suggestivi e scenari fiabeschi, tra stalattiti e stalagmiti cresciute incontrastate in milioni di anni.
Non potete non visitarla, non potete privarvi della spettacolarità di alcune formazioni calcaree, come il caratteristico Albero di Natale o il Grande Organo, la più grande colonna della grotta.
Come raggiungere la Grotta di Nettuno? Semplicissimo.
Potete utilizzare una delle tante imbarcazioni che partono dal porto di Alghero, per una speciale gita con tour delle Grotte, oppure potete utilizzare la scalinata a Capo Caccia, chiamata Escala del Cabirol.
La scala è scavata nella roccia e con i suoi 660 scalini percorre tutto il costone fino alla grotta, mostrando tutta la spettacolarità e la straordinaria bellezza delle rocce a strapiombo sul mare.
Un paesaggio suggestivo e impressionante, che vale la pena assaporare, nonostante richieda un po’ di fatica.